E se anche i libri nascessero sotto una buona (o una cattiva) stella? Se avessero anche loro particolari predisposizioni e inclinazioni legate in qualche modo al segno zodiacale di appartenenza? Prendendo spunto da questa idea, abbiamo pensato di chiedere a Nicola Lazzari di descrivere il tema natale di tutti i libri che pubblicheremo quest’anno. Come data di nascita, abbiamo deciso di usare il giorno e l’ora di confezionamento della prima copia di ognuno: il momento, cioè, in cui “nasce” in tipografia il primo esemplare di ogni titolo.
Mia figlia, don Chisciotte di Alessandro Garigliano nasce a metà febbraio, sotto segni di fuoco decisamente femminili.
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Mia figlia, Don Chisciotte di Alessandro Garigliano nasce sotto l’eccentrico segno dell’Acquario. Ciò che colpisce subito è l’abbondanza del fuoco: ascendente, Venere e Marte in Ariete, Luna in Leone: tantissima energia allo stato puro, spontanea fresca, intensa. Sono soprattutto i valori femminili a risplendere: Venere, già in terra marziana, è anche congiunta a Marte e la Luna staziona in Leone: è la figlia che prende le armi e combatte le battaglie per tutti. Già, per tutti noi: il glifo dell’Ariete non rappresenta solo il cornuto animale, ma anche il seme che spacca la terra, l’uno che si fa due, dando inizio alla vita. Il seme piantato al solstizio germina all’equinozio. Per gli antichi l’anno non iniziava il primo di gennaio, ma con l’avvento di primavera. E così l’Ariete, primo segno dello Zodiaco, inizia per tutti noi: è il pioniere, il condottiero. I Sancho Panza, fedeli gregari, seguono.
Mercurio, simbolo di comunicazione e scrittura, è in Acquario: un libro avanguardistico, non allineato, controcorrente, che fa la sua rivoluzione attraverso veloci pennellate di intuito e spruzzi di energia.